Diradamento selettivo in boschi di faggio adulti

LIFE: Man.For. C.BD.

Man.For. C.BD. - Gestire le foreste con obiettivi multipli: carbonio, biodiversità e benessere socio-economico


LIFE09 ENV/IT/000078

Life MANFOR C.BD

Oggetto

Diradamento dall’alto in fustaie transitorie di faggio caratterizzate da elevata densità di piante.

REFERENTE PROGETTO
Matteucci Giorgio

SITO WEB

Obiettivo

La Buona Pratica ha un duplice obiettivo:

•      preparare il popolamento ad un'efficace fase di rinnovazione, favorendo i migliori fenotipi anche ai fini dell'adattabilità del popolamento ai cambiamenti climatici;

•      incrementare la complessità strutturale del bosco per creare habitat e nicchie per la protezione e l'aumento della biodiversità.

Buona pratica in breve

Nelle fustaie provenienti dalla tradizionale conversione di cedui di faggio, tipiche dell’Appennino centro-meridionale, la forte densità implica: chiome limitate, difficoltà di rinnovazione e struttura del bosco omogenea poco favorevole alla conservazione e all’aumento della biodiversità. Intervenendo in questi soprassuoli con diradamenti dall'alto di tipo selettivo è possibile favorire i migliori individui destinati alla disseminazione e creare nuovi habitat e nicchie ecologiche, sia attraverso la movimentazione della struttura verticale e orizzontale sia con il rilascio di legno morto (lasciando gli individui a terra, o in casi specifici cercinando piante anche di grandi dimensioni). Dove presenti liberare nuclei di rinnovazione di abete.

Il numero delle candidate (ancora soggetto a validazione) può variare da 40 ad 80 piante ad ettaro.

In che ambiente è stata realizzata

La Buona Pratica è stata applicata nella Foresta regionale di Chiarano-Sparvera (AQ) inclusa nella zona di protezione esterna del Parco Nazionale di Abruzzo-Lazio-Molise; in un contesto territoriale di tipo montano e sub-montano con copertura forestale prevalente. Le prove nello specifico sono state condotte in ceduo di faggio di 70 anni in avviamento ad alto con densità intorno ai 1.400 piante ad ettaro.

Condizioni di replicabilità

Questo tipo di intervento è facilmente replicabile nei contesti di faggete transitorie ad elevata densità frequenti soprattutto nell'Appennino centro-meridionale.

Materiale disponibile

Dal database di LIFE GoProFor, nella parte finale della scheda, è possibile scaricare del materiale relativo al progetto, tra cui un manuale dove sono descritte tutte le buone pratiche messe in campo.