MIPP - Monitoraggio di insetti con la partecipazione pubblica
LIFE11 NAT/IT/000252
Oggetto
Insetti protetti dalla Direttiva Habitat, raccolta di dati tramite il metodo “Citizen Science”.
Obiettivo
Incrementare la conoscenza sulla presenza, distribuzione e fenologia delle specie di insetti target di interesse comunitario, attraverso la raccolta di dati con la partecipazione dei cittadini, al fine di capire come e dove intervenire per scongiurarne la scomparsa.
Buona pratica in breve
Il metodo di raccolta dati “Citizen Science” è basato sul coinvolgimento attivo della cittadinanza nella ricerca scientifica. Il progetto MIPP ha adottato questa metodologia nella raccolta di dati riguardanti 9 specie di insetti protetti (coleotteri, ortotteri e lepidotteri), poiché la loro distribuzione a livello italiano è poco conosciuta e basata su informazioni scarse e frammentate.
Attraverso una APP per smartphone, o collegandosi al portale presente nel sito del Progetto, i cittadini hanno potuto inviare una fotografia dell’insetto che, dopo la validazione dello staff del progetto, ha generato un punto di segnalazione su una mappa. L’informazione è inoltre entrata a far parte di un database del Ministero dell’Ambiente che raccoglie tutti i dati distributivi delle specie di interesse faunistico in Italia.
In che ambiente è stata realizzata
Tutto il territorio italiano.
Condizioni di replicabilità
Il coinvolgimento attivo della cittadinanza per attività di segnalazione, riconoscimento e monitoraggio è replicabile ovunque e per tutte le specie, sia animali che vegetali. Si devono però prevedere, non solo campagne di sensibilizzazione e promozione via social network e web, ma anche azioni per fornire informazioni per il riconoscimento e su ecologia e ciclo vitale delle specie oggetto del monitoraggio.
Materiale disponibile
Dal database di LIFE GoProFor, nella parte finale della scheda, è possibile scaricare del materiale utile per il riconoscimento e la segnalazione e in particolare le “Linee Guida per il monitoraggio dei coleotteri saproxilici protetti in Europa” e il “Layman’s report” del progetto.